Vittorio Corsini, Sed necesse est, 2002, Peccioli, Hotel Portavaldera
Uno squarcio prospettico fende la parete di fronte a noi, la stanza si allunga, il volume è raddoppiato. Sed necesse est, questo il titolo dell’opera, rappresenta uno spazio altro, banchi, sedie e un’aula vuota, delineati ma senza una vera consistenza. Le linee sono solo punteggiate sulla parete, con riferimento alla tecnica dello spolvero. L’opera rimanda alla prima fase di apprendimento nella vita degli uomini, la scuola: il sapere intellettuale è metaforicamente rappresentato dal luogo in cui viene trasmesso. L’assimilazione culturale è la base necessaria che informa la nostra esistenza e il nostro fare

Fonte: Archivio Fondazione Peccioliper

Share with love!