Vittorio Corsini, 2021, Peccioli, Palazzo Senza Tempo
Le scritte Dai su fammi un sorriso e Ma che voglia di prenderti per mano, sono state realizzate rispettivamente con la grafia di Matteo Madonna e Andrea Bottai, i titolari delle imprese che hanno realizzato il restauro del Palazzo Senza Tempo.
Nelle due scritte la dimensione intima e personale si fa pubblica, invade lo spazio della comunità e lo indirizza, lo sottrae all’anonimato: le due opere ci chiedono presenza e consapevolezza di essere con gli altri.
Le scritte scultoree con luce al neon invitano lo spettatore ad interloquire direttamente con l’opera e ci invitano all’azione. La dimensione intima e individuale della grafia, viene traslata in una dimensione pubblica evidenziando l’urgenza delle relazioni tra individui e segna un momento di fondamentale evoluzione nella ricerca sulla parola e sulle relazioni umane. Lo stesso Corsini afferma “l’opera non è indifferente alla presenza di chi la guarda. Da oggetto da osservare, nelle mie intenzioni, diventa elemento da toccare o da abitare come un incipit, l’inizio di qualcosa”.