Frederico Draw, Rodrigo Contra, Coppa Sabatini, 2022, Peccioli Via Cavour

Il 22 marzo 1915 nasceva a Peccioli Giuseppe Sabatini, in onore e in memoria del quale nel 1952 fu istituita la Coppa Sabatini, che quest’anno giunge alla sua 70esima edizione.

Per l’occasione, in Via Cavour è stato realizzato un murales da due artisti portoghesi Frederico Draw e Rodrigo Contra. Abbiamo seguito con passione e interesse le varie fasi di realizzazione e, a lavoro terminato, abbiamo intervistato i due street artist allo scopo di conoscerli meglio e far comprendere la loro arte.

Frederico Draw e Rodrigo Contra, originari di Porto, sono una coppia artistica, sono Progetto Ruìdo.
Frederico e Rodrigo iniziano il proprio percorso artistico in modo similare, già all’età di 12-13 anni, realizzando graffiti. Grazie ad un amico comune si conoscono e lavorano per la prima volta insieme in una fabbrica abbandonata. In seguito a questo intervento diventano amici, iniziano a collaborare e, dopo oltre dieci anni di prolifica attività, decidono di istituzionalizzare il loro progetto con un nome. Nasce formalmente il Projeto Ruìdo.
Il nome Ruìdo, che in portoghese significa rumore, ha molteplici significati: si ispira ai rumori e alla vita di strada, rispecchia l’identità creativa e lo stile dei due artisti, visualmente caotico, caratterizzato da una parte figurativa e da una parte astratta – da una parte monocromatica e da una parte colorata, e riflette il loro processo creativo che procede per ondate successive e sovrapposte.
Inizia Rodrigo con un’onda di colore astratta, su questa interviene Frederico con il figurativo in bianco e nero. In una continua interazione fondata su una totale fiducia reciproca cercano di ricreare quello che succede nelle città che si sviluppano per progressive stratificazioni. Anche la scelta dei colori è frutto di una precisa volontà identitaria ed estetica: Frederico lavora esclusivamente in bianco e nero, Rodrigo utilizza solo colori pastello. L’ambizione del Progetto Ruìdo è quella di presentare due stili e due linguaggi diversi e contrapposti come qualcosa di armonioso, fluido e unitario.
I due artisti, quando devono realizzare un progetto in un luogo specifico, cercano di entrare in sintonia con il territorio e con le persone che lo abitano, coglierne le caratteristiche e le peculiarità conservando e preservando, allo stesso tempo, la loro identità stilistica.
“Negli ultimi anni la street art ha guadagnato un’importanza molto diversa rispetto a quella che aveva quando abbiamo iniziato. Notiamo ancora una difficoltà da parte delle istituzioni culturali di considerare la street art come arte vera e propria. Ci sono artisti che sono andati al di là della nicchia facendo cambiare idea alle istituzioni e dando il via ad un processo di maggior consapevolezza. La street art sarà considerata una forma di arte del XXI secolo”.
I loro lavori di street art sono presenti a Capo Verde, all’Isola della Réunion, in Marocco, in Turchia; collaborano, inoltre, con gallerie e curatori realizzando opere su tela, carta e pannelli di legno.

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