Il palazzo 
Realizzato in epoca medievale, il palazzo si affaccia in Piazza del Popolo ed è stato residenza dei consoli del Comune pisano e del Podestà del Governo fiorentino. Conserva sulla facciata e sulle pareti al suo interno gli stemmi dei podestà che si sono succeduti al governo.
Oggi il palazzo ospita il Museo di Palazzo Pretorio e l’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica.

Il museo
Fin dagli anni Novanta Peccioli ha creduto nella possibilità di un dialogo tra l’impianto medievale del territorio e l’arte contemporanea, attraverso un’operazione di introduzione nel tessuto urbano di interventi site specific, come le installazioni “Fonte” e “Chiacchiere” di Vittorio Corsini, oppure “Colonna che scende” di Hidetoshi Nagasawa, fino ad arrivare ad “Acropoli” di Vittorio Messina e “Ospiti” di Fortuyn/O’Brien, solo per citarne alcune.

Da oltre venti anni l’arte contemporanea si fonde con lo spazio urbano raccontando un luogo e i suoi abitanti, instaurando un dialogo tra presente, passato e antichi linguaggi iconografici che viene rinnovato con il New Opening del Museo di Palazzo Pretorio.

L’antico Palazzo ha ospitato il Museo delle Icone Russe “F. Bigazzi”, che, inaugurato nel 2000, è divenuto negli anni luogo di conservazione ed esposizione di due collezioni di Icone, per un totale di circa 200 opere esposte: la raccolta Bigazzi e quella Belvedere, che vengono periodicamente ampliate attraverso mirati e attenti acquisti di opere selezionate.

Il Museo è arricchito dalla Collezione Incisioni e Litografie – Donazione Vito Merlini, una raccolta di opere che spaziano dall’informale al figurativo, alla Metafisica; 279 fogli tra incisioni, litografie, xilografie e serigrafie raccolte da Vito Merlini, medico condotto di Peccioli, che nel 2006 le donò al Comune.

L’antico Palazzo, risalente all’epoca medievale e rimaneggiato tra il XVIII e il XIX secolo, simbolo della centralità del potere politico nel corso dei secoli, diventa in questo modo fulcro dell’attività espositiva e museale di Peccioli mettendo a confronto e in dialogo l’arte contemporanea, e un’arte di luoghi apparentemente lontani.

Collezione “F. Bigazzi” e Collezione Belvedere S.p.A

La Collezione Bigazzi, che permise l’apertura del Museo delle Icone Russe nel 2000, si caratterizza per la presenza di icone prevalentemente russe risalenti ai secc. XVIII-inizi XX, tipiche di una venerazione domestica e dipinte sia a tempera, secondo la tecnica tradizionale, che a olio, secondo una metodologia “accademica”. La Collezione Belvedere, unica nel suo genere, presenta icone lignee dalla singolare e inconsueta peculiarità: risalenti ai secoli XVIII-XX e provenienti da tutto il mondo ortodosso (Russia,Armenia,Balcani,Costantinopoli, Estonia, Gerusalemme, Grecia,Isole Ionie,Lettonia, Monte Athos,Romania,Transilvania e Ucraina) sono datate , frmate o con dedica. Un’intera sezione espositiva,caso unico in Italia, è inoltre dedicata a croci, icone e polittici di bronzoper la maggior parte tipici della produzione dei Vecchi Credenti ,tra cui spicca un rarissmo esemplare di croce battesimale risalente al XV secolo.

Nel dicembre 2020, in occasione  dei venti anni dalla sua fondazione, una nuova sezione dedicata all’arte russa va ad ampliare le collezioni di icone: i 52 pezzi della Donazione di Giuseppe e Paola Berger comprendente croci, icone e polittici (51 in bronzo e 1 in osso), rappresentativi di gran parte della produzione dei Vecchi Credenti.

Collezione Incisioni e Litografie – Donazione Vito Merlini

La Collezione Incisioni e Litografie – Donazione Vito Merlini nasce nel 2006 grazie al filantropico gesto di Vito Merlini e per volontà dell’Amministrazione Comunale e di Belvedere S.p.A. nella convinzione che proprio nel significato etimologico della parola “grafia” intesa come “segno, disegno, incisione” risiede la poetica dell’Opera d’Arte che si concretizza nell’immediatezza del gesto grafico, che non permette esitazioni, pentimenti e che manterrà sempre il carattere di semplicità e freschezza.

La raccolta è composta da 279 fogli tra incisioni, litografie, xilografie e serigrafie: una collezione di opere che presentano in modo completo e sintetizzano il panorama artistico italiano del XX secolo.

Molti gli incisori puri le cui opere fanno parte della donazione (Viviani, Piacesi, Bartolini, Zancanaro, Gulino, Mongatti, Greco, Morena, Parigi, ecc.), oltre ai pittori e scultori che si sono dedicati alla pratica delle tecniche incisorie e litografiche con straordinari risultati: Baj, Breddo, Carrà, Guerricchio, Guttuso, Possenti, Morlotti, Maffi, Manzù ecc. Molti altri i nomi di spicco: Carla Accardi, Annigoni, Cantatore, Dorazio, Fattori, Goya, Marino Marini, Mirò, De Chirico, Dalì, Saetti, Sassu, Scialoja, Soffici, Vangi, Vittorini.

Vito Merlini, ex medico condotto di Peccioli, è stato una figura dalla personalità poliedrica che ha permeato molti aspetti della vita comunitaria, attore, presidente della Società Filarmonica e dell’Unione Ciclistica Pecciolese, presidente della Società Sportiva di Calcio.

Fa parte del Polo Museale di Peccioli, insieme al Museo Archeologico e al Museo di Arte Sacra.

Orari

Martedì: 9.00 – 13.00
Mercoledì: 10.00 – 13.00  15.00 – 19.00
Giovedì e Venerdì: 10.00 – 13.00
Sabato, Domenica e festivi: 10.00 – 13.00, 14.00 – 19.00
Chiuso nei giorni di Capodanno, Primo Maggio, Ferragosto,
Natale e durante i pomeriggi delle vigilie di Capodanno e Natale.

Biglietti
Ingresso gratuito
Le scuole e i gruppi possono richiedere alla Segreteria Organizzativa (fax 0587 670831)
visite guidate al di fuori degli orari di apertura.

Contatti
Museo di Palazzo Pretorio
Piazza del Popolo, 5
56037 Peccioli (PI)
Tel. 0587 672158
Tel. 0587 672877
info@fondarte.peccioli.net

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