All’ingresso del paese, al tempo dei Templari era presente la Chiesina di San Michele i cui ultimi resti furono distrutti dalla famiglia dei Ballati Neri i quali nel 1860 la ricostruirono trasferendone la titolarità a San Domenico. La leggenda narra che il marchese responsabile dello scempio su travolto e ucciso dal proprio cavallo come punizione divina.

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