Vittorio Corsini, Il cielo accanto, 2017, Stampa su microforato, Peccioli, Via Mazzini
Si tratta di una grande parete che riporta l’immagine di tre cieli ruotati e affiancati.
Come scritto da Wisława Szymborska: «Non devo attendere una notte serena, né alzare la testa, | per osservare il cielo. | L’ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre. | Il cielo mi avvolge ermeticamente | e mi solleva da sotto. | Persino le montagne più alte | non sono più vicine al cielo | delle valli più profonde. | In nessun luogo ce n’è più che in un altro|».
“Il cielo accanto” accoglie l’osservatore al suo ingresso nel centro abitato di Peccioli. Tre moduli identici, disposti in sequenza uno di fianco all’altro, riscrivono il paesaggio presentando un cielo con gradazioni di colore che vanno dal bianco al blu intenso. L’orizzonte in questa composizione perde la sua posizione e ruotando di 90 gradi diventa un segno di apertura e di sconfinamento. Così lo spettatore si trova coinvolto nel movimento del colore e della luce, e in questa nuova prospettiva di confini cancellati si inscrive la libertà individuale.
Approfondimenti: Archivio Fondazione Peccioliper