Vittorio Messina, Quattro uomini muti, 2006, Legoli
Vittorio Messina torna a lavorare per l’Amministrazione Comunale con un’installazione a Legoli. L’opera consiste in quattro sagome di uomini molto alte e imponenti, costruite in mattoni di tufo (solo muro e linee di contorno). Ciascun uomo porta sulla testa una sorta di cavalletto di ferro. Il richiamo è a un racconto di Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, XXXV 15). La figlia di un vasaio era perdutamente innamorata di un giovane ateniese, che però venne chiamato alle armi per difendere la patria. Al momento dell’addio, mentre stava per abbracciare il suo amato nella bottega del padre, la giovane si accorse che il sole ne proiettava l’ombra sul muro. Lei subito la ricalcò per avere un ricordo e da questo fatto presero origine sia la pittura che la scultura. Il richiamo al mito non è solo nella linea semplice dell’installazione, ma anche nell’attrezzo di ferro posto sul capo dei quattro uomini, che ha l’aspetto di un cavalletto per pittori.

Approfondimenti: Archivio Fondazione Peccioliper

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