Vittorio Messina, Senza titolo, 1991, mattoni e marmo bianco, Peccioli, Via Bastioni

Una stele alta più di cinque metri, in mattoni pieni e con una “finestra” rettangolare sormontata da una struttura architravata. Nella parte superiore tre fasce orizzontali e parallele tra loro, in marmo bianco, riportano un’iscrizione in versi: “Chi trasporterà o valorosi sul far della sera il morto o la luna dall’altra riva del fiume”. La finestra all’apice della struttura sembra un “quadro vivo”, che muta con il mutare della luce. Ѐ un richiamo all’antico dettame di Leon battista Alberti della pittura come “finestra sul mondo”. La frase incisa sul marmo di Carrara allude a tutti quei dubbi esistenziali di cui gli umani credono di essere depositari.

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