Legoli
Arte contemporanea, storia, cultura
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Sebbene in antichi manoscritti del X e XI secolo si faccia riferimento alle terre di Liguli, Cigoli o Leoli nell’area pisana di San Miniato, il documento più antico riferibile con certezza a Legoli è un contratto di vendita del 1139 nel quale il conte Ranieri di Travale dei Pannocchieschi, figlio del più noto conte Ugolino, e la contessa Sibilla sua moglie, vendettero una loro grande proprietà tra i cui confini figurava il Castello di Legoli.
Il passato medievale di Legoli, che visse a periodi alterni sotto la protezione di Volterra, della Repubblica Pisana e dei Guelfi, è fortemente identificabile nella casa torre, nei resti del castello e nel meraviglioso Tabernacolo di Benozzo Gozzoli che qui visse nel 1479.
Nei tempi recenti, dal 1997, Legoli deve la propria notorietà per l’essere riuscita a trasformare in un efficiente processo industriale la gestione dell’impianto di trattamento e smaltimento rifiuti che è oggi parte integrante e motore economico del Sistema Peccioli le cui ricadute sono tangibili non solo a Legoli ma in tutta la Valdera.
All’interno dell’impianto sono presenti un anfiteatro e alcuni interventi di grandi artisti che hanno fatto della discarica un cantiere d’arte: Tremlett, Staino e Naturaliter.