Medievale, rimaneggiato tra il XVIII e il XIX secolo, fu l’edificio della Podesteria nel XVI secolo, dei Gonfalonieri e della Prefettura fino al 1923. Da sempre simbolo del potere politico, come testimoniano i 19 stemmi dei podestà e delle potenti famiglie locali sulla parte alta della facciata, è il fulcro dell’attività espositiva di Peccioli, dove arte contemporanea e arte antica si incrociano e dialogano. Il museo ospita la collezione di icone russe di Francesco Bigazzi (giornalista fiorentino, ex corrispondente da Mosca per testate nazionali), quella di icone, croci e polittici della società Belvedere, 52 icone in bronzo donate da Giuseppe e Paola Berger e la collezione Incisioni e Litografie – Donazione Vito Merlini, medico condotto di Peccioli che ha donato al comune una raccolta di 279 fogli tra incisioni, litografie, xilografie e serigrafie che portano le firme di Guttuso, Fattori, Marino Marini, De Chirico, Miró, Dalí, Sassu, Baj. La bicicletta da corsa all’ingresso è quella con cui Giuseppe Sabatini, gloria del ciclismo locale, corse la sua ultima gara nel 1947. All’interno del palazzo, hanno trovato spazio due opere di Vittorio Corsini.

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